Voi sapete quanto adoro Hashimoto Kanna, a soli 21 anni è diventata il pilastro del mondo televisivo e cinematografico, se si può dire, con la sua capacità di recitare, di coinvolgerti e la sua incredibile versatilità.
La sua popolarità ha avuto inizio quando, ormai 7 anni fa, è stata scattata quella che chiamano lo “scatto miracoloso”
La sua manager, Wachi Marina però, afferma che la sua popolarità non è stata grazie a questa foto.
Ecco l’intervista:
– Come mai Kanna è entrata a far parte dell’attuale agenzia?
– In realtà quando è uscito lo “scatto miracoloso” mi trovavo presso la production a Kyushu e il presidente dell’agenzia la stava chiamando, ma non per un’assunzione, semplicemente per l’utilizzo del filmato. In quello abbiamo saputo che aveva già una 50ina di agenzie che chiedevano di lei, così il presidente ha pensato bene di accoglierla per potersi dedicare al suo management e produzione.
– Quindi è stato grazie a quella foto che la sua popolarità ha avuto inizio?
– In effetti quella foto ha fatto successo, ma non è sicuramente stato quello il suo segreto, all’epoca per i social c’erano tantissime altre ragazze ad avere l’attenzione.
La sua popolarità è stata sicuramente grazie ai piccoli lavori che di lì sono arrivati, grazie alla sua forza e sacrificio, ma soprattutto grazie al suo genio.
All’epoca anche il regista Kore’eda diceva di lei “che ci fosse stata o meno quella foto, sicuramente lei sarebbe uscita”.
– Hai avuto difficoltà a cercare di farla vendere?
– All’inizio la difficoltà stava nel dover rifiutare il lavoro. Il nostro obiettivo era quello di poterla crescere nei prossimi 10, 20 anni, ed era perentorio mantenere la sua purezza e la sua immagine, quindi qualsiasi programma televisivo nazionale che potesse crearle un’immagine al di fuori di questo obiettivo non poteva essere preso in considerazione.
All’epoca per poter spiccare dal gruppo idol, molte si svendevano, ma noi non volevamo permetterlo.
– Però quando l’abbiamo vista in “Gintama” come Kagura, questo tipo di immagine è stato completamente spazzato via, c’era anche questo tra i vostri obiettivi?
– In realtà no, quando ha accettato la parte, per conto suo anche lei ha studiato molto le espressioni facciali, ne abbiamo parlato assieme per cercare di rispondere alle richieste del regista.
Il risultato è stato d’impatto più di quanto si desiderava, tant’è che il regista stesso ha preferito utilizzare esattamente le scene così com’erano senza correzioni.
Questo ha dimostrato solamente che la si può definire un’Attrice.
– Quindi come Hashimoto Kanna, rimane la sua immagine innocente, mentre come personaggio può mettersi in gioco in qualsiasi modo, è corretto?
– Esattamente così, è normale per un’attrice mettersi in gioco e svolgere il proprio lavoro al massimo. E il solo fatto che ogni regista con cui ha lavorato le dica “abbiamo scoperto una nuova Hashimoto Kanna” dimostra quanto lei abbia ben chiara la definizione di recitazione.
– In questi 5 anni l’abbia vista un po’ ovunque, tra personaggi principali, eroine del momento, anche in diversi varietà, come mai è in grado di poter partecipare in una così vasta categoria?
– Sicuramente lo sforzo che ci mette l’ha ripagata, ma la sua capacità di recitazione, di espressioni, la capacità di cambiare all’istante queste espressioni è qualcosa di geniale.
Solitamente fa le imitazioni, cerca di far ridere chi le sta attorno, ha un ottimo ritmo, sa ballare, sa cantare, sa suonare, ha un lessico lodevole.
Facendo questo lavoro, una persona come lei potresti anche non incontrarla mai durante la carriera. Ha un talento naturale.
– La sua genialità però avrà anche un punto debole?
– Non so se la si può definire punto debole, ma sicuramente c’è che prende tutto sul serio, qualsiasi parte le diano se la studia fin nei minimi particolari, e così facendo rischia talvolta di mettersi da sola sotto pressione, ma lei non lo direbbe mai, quindi bisogna costantemente monitorarla.
– Dentro a tutti questi prodotti su cui ha lavorato, qual è quello da ritenersi il suo “punto di forza”?
– Possiamo dire che attualmente non ci sia, è in questo mondo da soli 5 anni e non si può dire quale possa essere stato il suo “punto di forza”, magari lo si potrà definire in futuro, c’è da dire però che continueremo a lavorare con massima serietà su qualsiasi produzione quindi, potrebbe essere che esca in futuro, come anche no.
– Considerata l’agenzia comunque piccolina, il fatto che Kanna continui a rimanere con voi è sicuramente grazie al fatto che, vi considera come una famiglia?
– Quando abbiamo deciso di prenderla con noi, ci siamo assunti la responsabilità come se avessimo adottato una figlia, tuttavia non è come una famiglia. Il motivo per cui Hashimoto Kanna è quello che è, è grazie ai suoi genitori, ha dei genitori davvero incredibili, con un’istruzione molto alta, ed era implicito per noi dover mantenere la figura della loro amata e importante figlia, per ciò che era.
– Ora che ha 21 anni, aumenteranno sempre di più le sue amicizie, le cene, insomma, sarà sempre più vicina nell’occhio del ciclone, non ti spaventa?
– Noi come agenzia non abbiamo restrizioni, Kanna è una ragazza molto responsabile, non c’è bisogno di dirle cosa può o non può fare perché lo sa da sé, abbiamo affrontato l’argomento quando ha raggiunto la maggior età ricordandole che da quel momento in poi avrebbe avuto molta più responsabilità sulle scelte che avrebbe fatto, e che quindi avrebbe avuto modo di prendere lei stessa tutte le decisioni che voleva.
Potrebbe capitare in qualche cena che si possa parlare delle rispettive agenzie, cosa accaduta, le hanno chiesto come mai faceva parte di un’agenzia così piccola, tuttavia dopo un anno, torna felice del fatto che fanno i complimenti all’agenzia.
Per noi questo è motivo di orgoglio.
– Come agenzia quali sono i piani futuri?
– Vorremmo creare dei kohai a Kanna, crescendo nuove leve. Sui social Kanna ha cominciato twitter e io gestisco il suo profilo instagram, ho creato un profilo mio privato dove ho intenzione di caricare foto di presentazione delle nuove leve, oltre che a momenti privati.
– Quindi tramite quell’account potremmo vedere anche foto private di Kanna?
– Beh sì, non solo nell’ambito lavorativo, ma anche momenti privati, come qualche uscita nei giorni di riposo. Si potrà vedere Kanna con altri occhi.
“Non è come una famiglia”, dice così, ma nelle sue parole trasmette un amore famigliare.
Kanna trasferitasi a Tokyo a 16 anni, ha vissuto per 3 anni assieme a Wachi, infatti il compito di prendersi cura della sua alimentazione e stato fisico, stava a Wachi, non solo come manager, ma anche come una sorella.
In questi 5 anni di attività definisce Kanna come “una ogni 1000 anni”, un incontro con il destino, ma forse anche Wachi, per Kanna è stata la manager di “una ogni mille anni”.
(fonte oricon scritto da Yamamoto Keisuke)
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